martedì 25 gennaio 2011

la riduzione dei costi di trasporto e logistica

LA SCELTA DELLO SPEDIZIONIERE

Il settore dei trasporti riveste una grande importanza per l'intero apparato produttivo italiano, con particolare riferimento ai flussi di approvvigionamento dei materiali sia dall'estero che dal territorio nazionale, di movimentazione interna, e di distribuzione dei prodotti finiti; flussi che rappresentano tre degli aspetti principali del processo industriale visto nella sua globalità
Il costo della movimentazione delle merci e' un componente molto importante del costo delle merci stesse, raggiungendo nel nostro paese un'incidenza media del fatturato pari a circa il 6% che sale al 15-18% per la piccola industria.
Se si considera la gestione dell'intero ciclo di trasporto, in tutti i suoi aspetti, dal trasporto delle materie prime o dei prodotti intermedi, al magazzinaggio, alla distribuzione ……. non e' improprio ritenere che l'incidenza sul costo del prodotto sia dello stesso ordine di grandezza del costo del lavoro industriale.
Quindi, una qualsiasi attività industriale richiede sempre, sia pure a livelli specializzati l'ausilio della funzione trasporto. E' indubbio infatti che un prodotto e' tanto più commerciale quanto più si rende disponibile al momento giusto nel posto giusto, nella quantità giusta.
Oggi infatti l'azienda che esporta  o importa non può certo permettersi di appoggiarsi passivamente allo spedizioniere più comodo senza saperne valutare a fondo il grado di correttezza e di efficienza; deve invece partecipare in prima persona a scelte spesso delicate e difficili, seguire con attenzione le merci ed il giro dei documenti, parlare con cognizione di causa di navi ROLL-ON  ROLL-OFF,  di  CONFERENCES    e OUTSIDER ,  di noli di consolidazioni aeree, deve saper trattare i ristorni conoscere le responsabilità dei vettori e discuterne gli addebiti.
Solamente pero' le grosse industrie hanno visto la necessità, dato l'enorme quantitativo di merci movimentate, di creare uffici atti al controllo di tale flusso che a secondo dell'azienda prendono il nome di:
TRAFFICO, TRASPORTI, IMPORT-EXPORT ETC.., e sono generalmente gestiti da personale qualificato che svolge  a tempo pieno questo tipo di lavoro e quindi e' giornalmente a contatto con i vari problemi legati alla movimentazione dei materiali.
Le medie e piccole aziende invece hanno demandato tale funzione nel loro interno ai vari uffici commerciali, di marketing ed amministrativi, che la svolgono esclusivamente come appendice al loro lavoro principale, e che mal si districano nella giungla dei termini di resa, delle operazioni doganali, degli spedizionieri, dei corrieri etc...
Molte di queste piccole e medie aziende pero' si stanno accorgendo che una corretta gestione ed un accurato controllo dei costi di spedizione fanno si che il prodotto sia più competitivo sui mercati esteri di loro interesse; cercano quindi di avere sempre di più alle loro dipendenze almeno una persona  già pratica di trasporti e/o import export in modo da avere sempre sotto controllo le spese della movimentazione materiali. Il consulente chiamato in azienda per verificare sia i costi sia l’ottimizzazione dei servizi di trasporto si trova sempre di fronte a queste problematiche, la più frequente è proprio quella della….. scelta dello spedizioniere.

LA SCELTA DELLO SPEDIZIONIERE

Sicuramente ne esistono anche altre, ma e' certo che la categoria degli spedizionieri gode di un ventaglio molto vasto di valutazioni, Ascoltiamo giornalmente dagli addetti ai lavori delle aziende le più svariate espressioni che vanno da : "Per fortuna ho uno spedizioniere in gambissima  perché solo lui poteva togliermi da questo guaio" oppure " per colpa dello spedizioniere" xy" i miei campioni non sono arrivati in tempo a destino e la mia azienda ha perso un contratto favoloso". Per arrivare poi al più confidenziale "Tanto gli spedizionieri sono tutti ....... ecc  ecc......
Pochi ma significativi esempi per dimostrare che, comunque dello spedizioniere, almeno in moltissimi casi non se ne può  fare a meno. E questo anche per dire che la scelta non deve essere casuale o approssimativa ma ponderata e valutata con la massima attenzione.
 Raramente pero' l'azienda riesce a fare una scelta su una base di valutazioni obiettive, tende talvolta ad appoggiarsi allo spedizioniere piu' vicino o a quello che magari ha gia' operato per lei in altre occasioni per altri tipi di trasporto, oppure affida al suo "PADRONCINO DI FIDUCIA" un'esportazione via aerea o marittima, quante aziende senza essersi preoccupate di verificare l'etica commerciale o la solidità finanziaria di una certa impresa devono poi lamentare gravi inconvenienti che sarebbero stati tranquillamente evitabili?
Quanta fiducia accordare quindi? non bisogna eccedere in nessun senso, dare troppa sicurezza e lasciare la mano   eccessivamente libera a questo tipo di fornitori di servizi non e' una buona politica aziendale, ma la sfiducia manifesta rende tesi i rapporti: bisogna quindi avere un'idea precisa, ma soprattutto la conoscenza, degli spedizionieri che si trovano sulla piazza valutandoli poco alla volta provando non solo il servizio di quello più insistente e più assiduo nelle visite ma anche di quelli che non si sono mai fatti sentire.
Ci sarà certamente lo spedizioniere che spedisce tutto dappertutto ma non lo farà certo al meglio su tutte le destinazioni e con tutti i mezzi. Anche per questo e' opportuno trattare a livello sia commerciale che operativo sempre con i medesimi funzionari in maniera da coinvolgere direttamente le persone a cui ci si appoggia, dando anche un contenuto individuale e umano al rapporto.
Si deve quindi cercare lo specialista, e per specialista si intende quello che fa al nostro specifico caso. Avremo quindi lo specialista di traffici terrestri oppure aerei e/o marittimi ma ci sarà anche lo specialista di esportazioni e di importazioni per non parlare delle singole linee di traffico. Dusseldorf non e' tutta la Germania come New York non  tutti gli Stati Uniti.
Bisogna dire pero' che il controllo ottimale di questo aspetto non e' cosa facile, perché la quantità  degli operatori, delle soluzioni tecniche e dei prezzi e' molto ampio ed in continuo mutamento dall'altra parte (dalla parte dello spedizioniere) si trovano degli esperti particolarmente smaliziati che giocano sul loro terreno.
Quindi, molto sovente colui che dovrebbe essere un prezioso alleato e consigliere per l'azienda spesso si lascia condizionare dal proprio interesse con conseguenze negative per la clientela.
Un ritardo di una settimana in attesa di una certa nave che da' pochi dollari in più di commissione può adirare un cliente estero impaziente, cosi' come un consiglio interessato a usare l'autocarro piuttosto che il treno, o l'aereo invece che l'autocarro puo' provocare sensibili maggiori costi di cui neppure ci si accorge.
Quando anticipiamo decine di milioni per lo sdoganamento di una importazione dobbiamo essere  sicuri che i ns. quattrini saranno usati per quello scopo e non per coprire "buchi" di altri.
Sara' quindi importante avere come controparte uno spedizioniere solido, non dimenticando che ancora oggi il Codice Civile impone allo spedizioniere di comportarsi come "Un Buon Padre di Famiglia" nell'interesse del suo cliente, ma purtroppo tra  divorzi, separazioni, più o meno consensuali, convivenze etc... di buoni padri di famiglia oggi non se ne trovano molti.
Si deve quindi considerare lo spedizioniere come un fornitore molto particolare, e non cadere nell'errore di molte aziende che lo considerano alla stregua di un normale fornitore di materiale, i suoi servizi devono avere un equo guadagno, altrimenti, come detto, tirando troppo sui prezzi rischieremo di non ottenere il servizio di cui invece abbiamo necessita' e diritto.
UN CASO AZIENDALE
 per le importazioni dalla Germania un'azienda piemontese,  chiuse tempo fa un contratto con uno spedizioniere terrestre dell'area torinese che gli aveva fornito le migliori tariffe, prima della firma del contratto l'azienda volle aggiungere oltre alla Germania anche qualche  fornitore in Austria, lo spedizioniere, nella persona del suo direttore commerciale, accetto' applicando anche a quest'area ottime tariffe e spergiurando di avere ottimi servizi.
dopo il primo mese di importazioni l'azienda si accorse che dall'Austria i materiali ritardavano enormemente ed i fornitori si lamentavano che lo spedizioniere incaricato dall'azienda non ritirava i materiali. l'ufficio acquisti convoco' immediatamente il direttore commerciale che nel frattempo era cambiato, da quello che in precedenza aveva firmato il contratto, con grande stupore dell'ufficio acquisti il nuovo responsabile commerciale, confermo' che la sua ditta non aveva linee groupage con l'Austria ne in import ne' in export. Certamente meglio sarebbe stato se  l'azienda che comprava un servizio si fosse accertata prima, facendo lei stessa una piccola inchiesta, sullo   spedizioniere al quale affidava un servizio continuativo accertandosi se nelle aree dalle quali si aspettava di ricevere il materiale lo spedizioniere era veramente ben organizzato; l'inchiesta poteva essere svolta in collaborazione con il fornitore ( o in altri casi cliente)  che sul posto poteva fornire dettagliate informazioni.

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